Accordo Campari e sindacati Licenziate ventisei persone
L’imminente trasferimento della Campari dalla storica sede di Sesto San Giovanni di via Sacchetti a quella milanese di Corso Europa non può che mettere malinconia ai tanti sestesi di vecchia data, ma non solo, che hanno sempre visto questa azienda come un vanto e un fiore all’occhiello della città. Un’operazione da circa 110 milioni di euro che dovrebbe concludersi nel 2027. Ma i primi risultati (negativi) si possono già riscontrare in queste giorni.
È di qualche settimana fa, infatti, la notizia che il piano aziendale per la riduzione dei costi aveva previsto anche il dover lasciare a casa 47 persone, considerate in esubero. Un taglio che avrebbe riguardato sia gli impiegati, che i quadri (31 in totale) e i dirigenti (16). Un serrato confronto tra i vertici dell’azienda e i sindacati he però permesso di ridurre quel numero a 26 studiando forme di ricollocazione interna, prepensionamenti, uscite anticipate incentivate e misure economiche di sostegno al reddito tra le più alte negoziate nel settore e nel territorio.
I sindacati hanno spiegato che l’accordo prevede una serie di incontri periodici con l’azienda al fine di monitorare che il piano di riorganizzazione avanti nella maniera corretta e si possano valutare altre possibilità di collocazione interna. Anche i vertici dell’azienda hanno espresso una valutazione positiva dell’accordo raggiunto e hanno sottolineato il rapporto di dialogo sociale e costruttivo che si è tenuto con i vertici dei lavoratori.