Lettere di fine Repubblica Inedito ritratto di Bettino Craxi
Nella storia politica di Sesto San Giovanni la figura di Bettino Craxi è emersa nuovamente durante una serata di presentazione del libro di Andrea Spiri, dedicato alle “Lettere di fine Repubblica”, una serie di manoscritti che il segretario del Psi si scambiò con tutti i maggiori esponenti politici degli anni ’70 e ’80 durante il suo mandato come presidente del Governo e come segretario socialista. L’incontro è stato organizzato da Paolo Vino, presidente del Circolo Bettino Craxi di Sesto, che ha invitato l’autore del libro, il docente della Luiss Andrea Spiri, il quale ha illustrato i contenuti delle lettere e un profilo dello statista socialista, nella sala di villa Mylius.
Molti cittadini attenti ad ascoltare e fare domande sul politico tra i più importanti della Repubblica (Sesto ha dedicato a Craxi una via), ricordando che la sua carriera politica ebbe inizio proprio in questa città, frequentando il circolo Avvenire e incontrando sindacati e operai delle fabbriche. Un’esperienza che lo ha fatto diventare un esponente politico in ascesa, tanto che poi fu eletto consigliere a Milano con oltre mille preferenze.
C’è stato un secondo momento che Sesto vide la presenza di Craxi. Quando era alla guida del governo è stato all’inaugurazione della linea metropolitana da Sesto Marelli, fino alla stazione ferroviaria di Piazza Primo Maggio. Il dibattito sul libro è stato un prosieguo di tutto quello che Craxi ha rappresentato anche per Sesto.
Attraverso le lettere si rivive l’ultimo decennio della prima Repubblica, dando parola ai protagonisti come politici, magistrati, giornalisti, uomini di partito che hanno avuto con Craxi scambi di pensiero attraverso le lettere, un mezzo ormai in disuso rimpiazzato dalle email e dai telefonini con tutti i social a disposizione.
Attraverso le lettere si notano le volontà di rinnovamento della politica e nello stesso tempo impulsi alla conservazione dell’esistente con lettere che hanno contenuti di dubbi e incertezze in tutti gli autori: da Andreotti a Cossiga, da Pannella a Berlusconi, da Occhetto a Scalfaro e via via tutti gli altri che hanno “dialogato” con Craxi. Lo stesso esponente socialista rispondeva personalmente ad ognuno e ha continuato a farlo anche quando andò ad Hammamet per sottrarsi ai magistrati che lo avevano messo al centro dello scandalo di Tangentopoli per il finanziamento ai partiti. Con la differenza che a quelle lettere non rispondeva più nessuno. E quelle spedite ai direttori dei giornali venivano cestinate direttamente senza nemmeno leggerle.
Una serata di cultura e storia che ha coinvolto i presenti alcuni dei quali sono intervenuti con ricordi personali come nel caso di Antonio Nocera che ha vestito la divisa di vigile urbano e che ebbe modo di incontrare Craxi personalmente. Una iniziativa che serve a far conoscere un libro-verità. “Se qualcuno si aspettava una rimpatriata nostalgica si è sbagliato di grosso” ha rimarcato Paolo Vino. È stata un’ora e mezza di narrazione della storia del nostro paese che lo storico e professore Andrea Spiri ha raccontato attraverso dettagli che vanno oltre il confine italiano. La storia vista da un’altra prospettiva nella sua imparzialità e onestà che lo contraddistingue. Ai più scettici suggerisco di leggere questo libro”.
Il libro si trova nelle librerie e per l’occasione della serata Giorgio Tarantola ha fatto predisporre un banchetto con le copie che poi l’autore ha firmato. Il volume lo potete trovare nella libreria di piazza Rondò.