Sicurezza e Ambiente, i comitati cittadini alzano la voce, chiedendo soluzioni vere
di Franco Pontoriero
C’è un’immagine della città vista in una proiezione futura ricca di novità che porta gli amministratori ad affermare che Sesto sarà una delle migliori d’Europa. C’è anche una realtà testimoniata dai residenti che mostra le debolezze ataviche che si ripercuotano sui sestesi e si tratta di “cause” che condizionano la salute e la vita sociale come Sicurezza e Ambiente.
Di questo si è dialogato nel dibattito pubblico svoltosi a Villa Puricelli Guerra, organizzato dall’imprenditore Paolo Vino in collaborazione con i rappresentanti dei quartieri che da mesi sono attenti alla vita sociale e ne denunciano le carenze e i problemi, non sempre con risposte adeguate (se non con indifferenza) da parte della giunta di centrodestra.
A discutere c’erano Silvia Cesati, Comitato Residenti Acciaierie Mazzini; Maurizio Bettini, Associazione Vivi Vittoria; Claudio Bisani, Comitato Sorvoli Crescenzago-Sesto; Aldo Salierno, Comitato Rondò Torretta. Sicurezza e Ambiente erano i temi della serata, sviluppati con gli interventi dei cittadini che hanno messo in evidenza altri aspetti.
Cesati ha ricordato come la zona attorno alle ex aree Falck è diventata caotica con un traffico incontrollato che peggiora in continuazione e senza una programmazione le conseguenze per gli abitanti saranno gravi. Si registra una desertificazione con chiusura dei negozi, assenza di spazi per i giovani e anziani e in generale diminuiscono i servizi alla persona per tutti. Salierno ha invece messo in evidenza la necessità di aggregazione e di sapere quello che accade con bisogni comuni ma che ognuno subisce singolarmente senza trovare il modo di farsi sentire, ponendo delle domande: cos’è la Sicurezza? È il traffico intenso, le criticità nella viabilità con le ciclabili fatte male, con le persone che continuano a girare con il monopattino elettrico senza rispettare le regole creando pericolo a pedoni e ciclisti; la paura di lasciare l’auto in strada e la mattina trovarla danneggiata; rendere i giardini sicuri non con il controllo, ma chiudendo o diminuendo gli spazi di verde mentre uno studio di giovani preparati ha portato al risultato che prevede più verde, orti urbani, spazi di aggregazione per ragazzi e anziani in ogni zona della città.
Bisani ha chiesto interventi sulle continue risse che si registrano in alcune zone come via Breda e via Marconi (fino a poco tempo fa) senza risolvere il problema con controlli adeguati e continuativi. E ha chiesto portare avanti un’azione comune sulle rotte degli aerei che sorvolano la città con inquinamento che si somma a quello delle auto.
Bettini ha sottolineato alcune esperienze positive portate avanti nel quartiere Vittoria. Con piccoli sforzi continui e iniziative collettive, i residenti hanno organizzato feste che hanno avuto grande partecipazione, a riprova che bisogna muoversi e avvicinare i cittadini coinvolgendoli.
Ecco: la parola coinvolgere è uno degli elementi nati dal dibattito, per rompere questa apatia alla partecipazione esistente, causata dai computer facili da consultare ma che non risolvono i problemi della città. Alcuni interventi dei cittadini hanno rimarcato come la città sia sporca, tranne l’area attorno al palazzo comunale. Altri hanno evidenziato il problema dei camion che trasportano i rifiuti all’ex forno inceneritore e i cattivi odori che spesso si sentono nella zona di Cascina dè Gatti. Problemi che sembrano diversi ma in realtà comuni a tutta la città. Una Sesto che deve alzarsi e farsi notare dagli amministratori per dare veramente una svolta alle carenze denunciate.
Non è possibile che il sindaco, principale responsabile della vita sestese e rappresentante di tutti, ogni settimana pubblica l’elenco dei controlli con numeri che non danno soluzione ai problemi mentre i sestesi sostengono che i vigili per strada non si vedono mai, tranne quando bisogna mettere multe con una gestione delle strisce blu definita “folle”: residenti che pagano abbonamenti e poi sono sanzionati. Come la protesta per la presenza di spacciatori e giovani che rumoreggiano a tarda notte e gli amministratori che rassicurano che tutto “è sotto controllo” mentre i residenti della zona viale Matteotti-Magenta hanno lanciato una petizione online per raccogliere firme contro l’impossibilità a dormire e lo spaccio esistente nel giardino sotto gli occhi di anziani e bambini.
Questa è la città del futuro che i Comitati non vogliono ipotizzare e sono pronti a proseguire il dibattito tra la gente e portare i problemi all’attenzione degli amministratori per una soluzione.