Lo sport a Sesto è meno dell’ultima ruota del carro
ASTERISCO
Inaugurato solo qualche anno fa in pompa magna, con tanto di esibizione sportiva da parte del nostro sindaco, il Bocciodromo del centro Falck versa in una condizione a dir poco penosa. Completamente abbandonato al suo destino da parte dell’amministrazione, sorda a ogni richiesta degli sportivi che lo frequentano e che con grandi sacrifici tentano di tenerlo in vita. D’altronde per Di Stefano e soci, importante è fare propaganda, vendere il loro prodotto, incantare con le loro magiche promesse, raccattare voti e continuare a “comandare”, secondo la loro aberrante cultura politica.
L’abbandono del Bocciodromo fa seguito a quello del campo da calcio Falck, della piscina Marzabotto, del centro Rovani, e potremo proseguire nella lista. Il sindaco negli ultimi anni ha venduto la storiella della “Città europea dello sport”. Una barzelletta, che molti purtroppo hanno creduto come vera, mentre oggi i nodi stanno tutti venendo al pettine. Lo sport a Sesto, per l’amministrazione è volutamente confuso, con l’elitarismo della piscina ex Carmen Longo e con qualche palestra privata. Non possiamo nemmeno più annoverare la Pro Sesto, visti i tempi magri che stanno correndo. Il sindaco Di Stefano oltretutto non può neppure dare la colpa a chi c’era prima, perché chi c’era prima era proprio lui e la sua maggioranza. Con l’aggravante, nel suo caso, che la delega allo Sport è proprio sua.