Una bella seduta per l’assessore Lamiranda
LA POLTRONA DEL DENTISTA
Questo mese nessun dubbio: per distacco la poltrona del dentista va di diritto all’assessore Lamiranda, che nel giro di pochi giorni è riuscito nell’impresa di andare fuori giri più volte. È successo innanzitutto in consiglio comunale, durante un intervento abbastanza innocuo del capogruppo del Pd Ernesto Guido Gatti, che si è visto interrompere a più riprese dal titolare dell’Urbanistica, che a microfono spento indirizzava i suoi strali, costringendo il presidente del consiglio comunale a minacciare di sospendere a più riprese la seduta.
Una reazione, quella di Lamiranda, che non trova alcuna spiegazione e soprattutto nessuna giustificazione. Non contento, l’esponente di Fratelli d’Italia, alcuni giorni dopo interveniva pesantemente contro l’iniziativa di Paolo Vino e del comitato Mazzini Acciaierie, bollandola come chiacchiere da bar. Una scompostezza istituzionale grave che denota nervosismo, incapacità di ascolto e allergia al dibattito democratico. E siccome c’è ancora un posto libero in agenda, nella poltroncina a fianco, di diritto, facciamo sedere il sindaco Roberto Di Stefano, che durante le interruzioni del suo assessore all’intervento del consigliere Gatti, rideva come un bambino che ha fatto lo scherzo al suo compagno di banco. Troppo anche per chi ormai è costretto ogni giorno a registrare il bassissimo livello raggiunto dalla politica.