Sesto come il paradiso Poi c’è il risveglio
IL PUNTO DI VISTA
A leggere i post sui social dei nostri amministratori comunali, viene da pensare che non stiamo vivendo a Sesto Sesto San Giovanni bensì nel Paradiso terrestre. Secondo la loro narrazione, la nostra città è sicura e “Si cura”, nel senso che è curata, è pulita e linda, è una città amena con poco traffico e senza smog, gli alberi sono attentamente monitorati per evitare che cadono, gli impianti sportivi funzionano al massimo del loro splendore e a favore dello sport di massa. La politica sociale è il fiore all’occhiello, non ci sono sgomberi, la chiusura della Casa albergo è soltanto un’illusione ottica.
Le farmacie comunali sono rimaste tali, basta vedere le insegne. La vendita della colonia di Rota Imagna produrrà sicuramente un’entrata economica da capogiro, e via così a spararla sempre più grossa. Poi all’improvviso ti svegli e ti accorgi che narcotizzato dalla loro propaganda, ci hai creduto. Purtroppo la realtà è un’altra. Si racconta che Il poeta Olindo Guerrini, durante un’epidemia da colera, fu avvicinato da una signora che gli domandò, allarmata, quali provvedimenti avesse escogitato per l’uso dell’acqua. Il poeta rispose: “Molti, per prima cosa faccio bollire l’acqua per più di un’ora e la sterilizzo con il cloro”.
“E poi?” aggiunse la signora, pendendo dalle sue labbra. “Poi” rispose il poeta “Bevo del Lambrusco”.