Forza Italia sempre più spesso si distanzia da Silvia Sardone
Non è la prima volta che le dichiarazioni della leghista sono indigeste agli esponenti azzurri
Spesso si legge di politici che commentano le uscite di Silvia Sardone come strumentali. I seguaci della europarlamentare leghista obiettano che si tratta di “sinistroidi” che criticano qualunque sua frase per metterla sempre in cattiva luce. Quando però a usare la parola “strumentale” è un esponente del centrodestra, allora qualcuno potrà forse soffermarsi a riflettere sull’uso spesso naif delle dichiarazioni di Sardone.
A prendere le distanze da uno dei suoi ultimi commenti è stato Amir Atrous, responsabile Immigrazione di Forza Italia a Milano. Sullo Ius Scholae, Atroujs ha sostenuto che l’esponente del carroccio “interpreta strumentalmente l’esito di un referendum senza quorum come un netto rifiuto verso chi è cresciuto, studiato e si è formato in Italia. La cittadinanza non si concede con leggerezza come afferma lei: si propone invece un percorso serio, lungo e verificabile, esattamente come quello dei 10 anni di scuola suggerito dal vicepremier Tajani. La propaganda che trasforma ogni tema legato alla cittadinanza in un allarme sull’immigrazione irregolare è miope e strumentale. Si continua a confondere, forse volutamente, chi è parte integrante della nostra società da anni con chi arriva oggi senza documenti”.
Forza Italia non è nuova a queste posizioni davanti alle imbarazzanti dichiarazioni di Sardone. È stato così, ad esempio, quando la leghista ha definito “Un inchino all’islam” il pasto serale che si è consumato in piazza Duca d’Aosta, per interrompere il digiuno durante il Ramadam, organizzato con il patrocinio dell’amministrazione milanese. In quel caso a dissociarsi dall’infelice uscita della Sardone è stato Giampaolo Berni Ferretti, consigliere del Muncipio 1 di Forza Italia.