Nelle pieghe dell’accordo tra il governo Meloni e i vertici libici, si scopre che l’Italia deve ospitare il campionato di calcio libico. Tutto avviene nel silenzio tombale. Succede che la Gazzetta dello Sport lo scopra e svela l’arcano. Ospitare il campionato di calcio dei libici serve a rafforzare l’operazione migranti. In sostanza i libici si impegnano a trattenere chiunque pensi di trasferirsi da noi. Già cosi è ridicolo. Se poi a questo si aggiunge che lo si fa per problemi di sicurezza, ci viene da piangere. Si, perché in nome della sicurezza le partite di calcio libico, si svolgono a porte chiuse, in un clima da carbonari. Naturalmente per la legge del contrappasso, tutto finisce in una rissa gigantesca con botte da orbi. Deve intervenire la polizia. Indovinate dove succede? A Sesto allo stadio Breda. La città venduta dal sindaco come sicura. Uno smacco gigantesco che mette alla berlina Di Stefano e la sua maggioranza, che naturalmente come sempre avviene tacciono.