Un Assessore fuori dalla storia
Male, molto male l’assessore Antonio Lamiranda, che ormai, nella sua smisurata autocelebrazione, non riesce più a trattenere i tratti più oscuri e regressivi del suo pensiero. E così viene a galla il peggio, tanto sul piano culturale quanto su quello politico. C’è un filo sottile — ma sempre più visibile — che lo lega a un pensiero apertamente illiberale. Al confronto, persino il Presidente Ungherese Orban potrebbe impallidire. L’assessore Lamiranda si lancia in dissertazioni sull’“essere”, utilizzando un linguaggio arcaico e classificatorio, che riecheggia teorie vecchie, secondo cui le persone omosessuali e transgender sarebbero “malate”. È una deriva ideologica che lo pone fuori dal tempo, fuori dalla storia e ben lontano dai principi di una società democratica e inclusiva. Dopo una gestione fallimentare dell’urbanistica Sestese, già ampiamente criticata, oggi dobbiamo anche assistere a esternazioni gravi e per certi versi inaccettabili, che offendono la dignità delle persone e alimentano pregiudizi. Ma ciò che colpisce ancor di più è il silenzio complice degli alleati di giunta, in particolare Forza Italia. Sempre pronti a definirsi liberali, oggi tacciono di fronte a un attacco frontale ai valori di libertà, rispetto e pluralismo.
Il loro compiacente silenzio è, se possibile, ancora più grave delle parole dell’assessore Lamiranda stesso. Perché chi tace, acconsente. E chi acconsente, è corresponsabile.
PAOLO VINO
Segretario Politico
Lista Civica Giovani Sestesi e Lista Popolare X Sesto